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Si comincia con la pasta alla norma e si chiamano in causa un soprano di nome Giuditta e una cuoca di nome Saridda. Poi si passa alla gazzosa e il racconto ci catapulta agli albori della storia, della letteratura e della filosofia. Diciamolo: la gente di Sicilia è strurusa, ma siamo anche un po' tutti streusi. E non mancano strafallàri e lafannàri. Vi siete mai chiesti perché i birichini sono cunnuteddi? E perché in Sicilia la seccatura è una gran camurrìa? Per questa còppula di subbicenzu. Ecco: abbissati semu. Quante storie e curiosità dietro alle parole e alle espressioni dei dialetti in Sicilia! Tra divulgazione e rigore scientifico, Alfio Lanaia ci accompagna in un appassionante viaggio linguistico, con piglio ironico ed arguto, riservandoci osservazioni privilegiate ed originali. Così ci fa scoprire quella dialettalità antica e nuova che nell'Isola resiste e si rigenera, nell'uso orale quotidiano, nelle opere letterarie, sul web, nelle app di messaggistica e nei social network. Pagina dopo pagina, la scoperta suscita una meraviglia crescente per quello che le parole raccontano e per la storia che veicolano. Un volume da leggere con sorriso ed intelligente divertimento.